Panoramica della creazione del cluster

Dopo aver configurato le macchine con nodi cluster, la tua rete e gli altri prerequisiti, puoi quasi installare Google Distributed Cloud. Il passaggio successivo consiste nel decidere i tipi di cluster da creare e nello strumento da usare.

Scegli un tipo di cluster

Puoi creare diversi tipi di cluster in Google Distributed Cloud, inclusi cluster admin (per controllare le risorse dei tuoi cluster) e cluster admin (per eseguire i carichi di lavoro). Consigliamo di eseguire i deployment di cluster di amministrazione e utente se nello stesso data center sono presenti più cluster che vuoi gestire da una posizione centralizzata e per deployment più grandi che richiedono l'isolamento tra team diversi o tra carichi di lavoro di sviluppo e produzione.

Puoi anche eseguire Google Distributed Cloud come singolo cluster autonomo, che funge da cluster utente e da cluster di amministrazione. Un cluster autonomo supporta il profilo perimetrale, che ha requisiti di risorse di sistema ridotti in modo significativo ed è consigliato per i dispositivi periferici con vincoli di risorse elevati. Inoltre, Google Distributed Cloud consente di creare cluster ibridi che combinano attività di amministrazione e carichi di lavoro, oltre a controllare altri cluster utente.

Ognuna di queste configurazioni ha i propri vantaggi e benefici. Per ulteriori informazioni su come decidere quale configurazione sviluppare, consulta Scegliere un modello di deployment.

Scegli uno strumento per creare cluster

Hai a disposizione strumenti per creare cluster e gestire il ciclo di vita dei cluster:

  • Lo strumento a riga di comando bmctl, che esegui sulla workstation di amministrazione nel data center on-premise.
  • La console Google Cloud, Google Cloud CLI o Terraform. Questi strumenti standard utilizzano l'API GKE On-Prem, che viene eseguita sull'infrastruttura Google Cloud, e collettivamente sono definiti client dell'API GKE On-Prem.

Per informazioni su come decidere quale strumento è il più adatto alle tue esigenze, consulta Scegliere uno strumento per creare cluster.

Ulteriori informazioni

Per ulteriori informazioni sulla creazione e sulla configurazione dei cluster, consulta:

Informazioni sul processo di creazione

Il processo di creazione del cluster include controlli preflight e inizializzazione della macchina. Se la creazione del cluster non va a buon fine dopo la fase di inizializzazione della macchina (anche se i controlli preflight sono stati superati senza errori), devi eliminare il cluster. In questo modo il nodo ripristina uno stato pulito. Dopo aver eliminato il cluster, puoi riprovare a crearlo dopo aver apportato le modifiche necessarie alla configurazione.

Il processo di creazione del cluster esegue i controlli di integrità dopo la creazione del cluster. Quest'ultimo passaggio verifica che il cluster sia in buone condizioni. Se il cluster non supera tutti i controlli di integrità, l'operazione di creazione non va a buon fine. Una volta superati tutti i controlli di integrità, l'operazione di creazione viene completata correttamente.

Pianifica la scalabilità

Prima di creare un nuovo cluster, devi comprendere le dimensioni che influenzano la scalabilità. Alcune dimensioni, come il numero di indirizzi IP che puoi prenotare per i pod nel tuo cluster (clusterNetwork.pods.cidrBlocks), sono immutabili, quindi devi pianificarle quando crei un cluster. Per ulteriori informazioni sulle dimensioni di scalabilità e su come fare lo scale up di un cluster, consulta Fai lo scale up dei cluster Google Distributed Cloud. Per informazioni su alcune delle restrizioni e dei suggerimenti relativi alle impostazioni massime per il tuo cluster, consulta Quote e limiti.